Violazione degli obblighi procedurali nel licenziamento collettivo e sanzioni dissuasive
Condivido un mio articolo appena pubblicato dalla Rivista “Lavoro Diritti Europa”.
Il compito che mi è stato assegnato è quello di svolgere una riflessione, che, prendendo spunto dalla recente decisione della Corte costituzionale n. 254/2020, esamini le possibili evoluzioni della materia in ordine alla sanzione dissuasiva con particolare riferimento alla violazione delle procedure sindacali in tema di licenziamenti collettivi.
La fondamentale opera di riscrittura del c.d. contratto a tutele crescenti che la Corte costituzionale ha messo in atto, seguendo un percorso che non sembra possa dirsi completato neanche con la più recente decisione, si connette ad uno sfondo più ampio che involge la nostra materia nel suo insieme, nel suo rappresentare un sistema in cui la protezione giuridica del lavoratore contro il licenziamento illegittimo è rivelatrice di scelte valoriali profonde, che si proiettano in una dimensione non solo nazionale ma europea ed internazionale ma che, al tempo stesso, portano con sé i segni di una straordinaria stagione che appartiene al patrimonio costituzionale del diritto del lavoro italiano.