Test tossicologico positivo: illegittimo il licenziamento
Trib. Milano, 13 giugno 2017 – Illegittimità del licenziamento del conducente per positività a un test tossicologico
Il Tribunale di Milano, con una decisione dello scorso 13 giugno, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del conducente di autobus risultato positivo a un test tossicologico, per aver fatto uso di cannabis.
In virtù della normativa regionale di riferimento (in particolare, in Lombardia, la materia è regolata dai provvedimenti della Conferenza Unificata Stato Regioni nn. 99/2007 e 178/2008, nonché dalla circolare della Regione Lombardia del 22.1.2009), sono consentite verifiche sanitarie sui lavoratori addetti a mansioni che comportino rischi “per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”, con conseguente rimozione dei medesimi dal proprio ruolo nel caso in cui sia accertata la tossicodipendenza, “fermo il diritto alla conservazione del posto ove il lavoratore si sottoponga a cure riabilitative, per un periodo non superiore ai tre anni”.
Tuttavia, secondo la sentenza, il risultato positivo a un solo test non consente di affermare la sussistenza di una condizione di tossicodipendenza del lavoratore, né vale a dimostrare che quest’ultimo abbia assunto droghe – ovvero ne subisca gli effetti – in orario lavorativo, o, infine, che sia definitivamente inidoneo al servizio.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!