Plurime azioni avverso il medesimo atto di licenziamento
Con ordinanza n. 22930 del 16 agosto 2021 la Corte di Cassazione ha dichiarato la proponibilità, a determinate condizioni, di due distinti giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione del medesimo atto di licenziamento riguardante la stessa persona.
La Corte, in particolare, ha affermato che non sussiste litispendenza tra due giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione per ragioni diverse del medesimo atto di licenziamento.
Tuttavia la proponibilità di una nuova iniziativa giudiziaria resta condizionata alla sussistenza di un interesse oggettivo del lavoratore al frazionamento della tutela avverso l’unico atto di recesso.
Nel caso di specie, il lavoratore ha presentato due ricorsi per vedere dichiarata l’illegittimità del suo licenziamento (nel primo ha chiesto il pagamento della somma concordata per la risoluzione consensuale, nel secondo il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso e dell’indennità supplementare) senza, però, allegare alcun interesse oggettivo alla proposizione di due distinti giudizi.