Licenziamento per giusta causa e furto di beni aziendali di modesto valore
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 15058 del 17 luglio 2015, ha affermato che l’impossessamento di beni aziendali di modesto valore (nella specie: prodotti alimentari peraltro consumati sul luogo di lavoro) non integra i presupposti del licenziamento per giusta causa; peraltro anche ove in base ai fatti posti a base del licenziamento, il dipendente abbia subito una condanna in sede penale, ciò non comporta che il giudice del lavoro sia “obbligato” a dichiarare legittimo il provvedimento disciplinare, atteso che si tratta di illeciti e sanzioni che rispondono a finalità non sovrapponibili.
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