Non viene assunta perchè è troppo bassa: discriminazione
Con la decisione 4 febbraio 2019, n. 3196 la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso promosso da una nota società del trasporto ferroviario, condannata all’assunzione di una lavoratrice esclusa da una procedura di assunzione per inidoneità fisica consistente in un deficit staturale.
Nella specie, la Cassazione ha confermato la valutazione giuridica operata dalla Corte di merito, ribadendo che il limite staturale di 160 cm costituisce una discriminazione indiretta, in quanto non oggettivamente giustificato nè comprovato nella sua pertinenza e proporzionalità alle mansioni comportate dalla qualifica di Capo Servizio Treno.
Il Supremo Collegio ha dunque ribadito un consolidato orientamento in virtù del quale “in tema di requisiti per l’assunzione, qualora in una norma secondaria sia prevista una statura minima identica per uomini e donne, in contrasto con il principio di uguaglianza, perché presupponga erroneamente la non sussistenza della diversità di statura mediamente riscontrabile tra uomini e donne e comporti una discriminazione indiretta a sfavore di queste ultime, il giudice ordinario ne apprezza, incidentalmente, la legittimità ai fini della disapplicazione, valutando in concreto la funzionalità del requisito richiesto rispetto alle mansioni”.
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