Incentivi alla contrattazione collettiva decentrata
La Legge di Stabilità 2016, art. 1, commi 185-191, prevede che per i lavoratori con reddito da lavoro dipendente fino a 50.000 Euro, vi sia una imposta sostitutiva dell’IRPEF, pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi ovvero a 2.500 euro “per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro”. Per usufruire dell’imposta agevolata è necessario che l’erogazione avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalle RSU. La Legge prevede l’emanazione (entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità) di un decreto interministeriale per definire “i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione”.
In particolare, il comma 191 prevede: a) l’ammontare delle risorse finanziarie destinate alla promozione della conciliazione tra vita professionale e vita privata e b) una riduzione delle risorse del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello.
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