Illegittima collocazione in cassa integrazione e danno alla professionalità del lavoratore
Cass. civ., sez. lav., ord. 16 aprile 2024, n. 10267
La Cassazione conferma che, in presenza di adeguate allegazioni, lo stato di inattività forzata in cui venga costretto il dipendente può cagionare un danno alla sua professionalità, dal momento che il fatto di non aver potuto esercitare la propria prestazione lavorativa lede l’immagine professionale e può provocare il depauperamento del patrimonio professionale del dipendente, rendendone più difficile il ricollocamento sul mercato del lavoro.
Il caso concreto era quello di una lavoratrice, tenuta in cassa integrazione guadagni per oltre un decennio senza essere coinvolta nelle rotazioni del personale e senza ricevere alcun tipo di corsi di formazione o finalizzati al rientro al lavoro. L’intero procedimento di cassa integrazione era, peraltro, viziato da gravi irregolarità amministrative.
La Cassazione ha interamente suffragato le argomentazioni della Corte d’Appello che aveva riconosciuto il danno alla professionalità e lo aveva liquidato in percentuale della retribuzione, attraverso un accertamento in linea con la giurisprudenza di legittimità secondo cui il danno alla professionalità può essere provato anche presuntivamente se ricorrono elementi indiziari gravi, precisi e concordanti riguardi alla qualità e quantità dell’attività svolta, al tipo e alla natura della professionalità coinvolta, alla durata del demansionamento e alla diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la dequalificazione.
La Corte ha altresì puntualizzato che non fa alcuna differenza, sul piano del danno e del connesso obbligo risarcitorio, che l’inattività del lavoratore discenda dall’essere collocato illegittimamente in Cassa Integrazione ovvero che dipenda dalla violazione dell’art. 2013 c.c., come nel caso dello svuotamento di mansioni o simili: in entrambi i casi, infatti, l’illecito discende dalla violazione di norme che integrano il contratto di lavoro e quindi configurano una forma di responsabilità contrattuale.