Conversione in legge del decreto semplificazioni
È stata pubblicata, sul Supplemento Ordinario n. 33 della Gazzetta Ufficiale n. 228 del 14 settembre 2020, la l. n. 120/2020 di conversione, con modificazioni, del d.l. n. 76 del 16 luglio 2020, recante: «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale».
Tra le principali novità apportate in sede di conversione, in materia di contratti pubblici si segnala l’allungamento dal 31 luglio al 31 dicembre 2021 del termine del periodo in cui varranno le nuove procedure “veloci” per l’affidamento di lavori, servizi e forniture.
È stato inoltre introdotto un obbligo di pubblicità anche per le procedure negoziate senza bando ed è stato previsto che alle procedure di affidamento gli operatori economici possono partecipare anche in forma di raggruppamenti temporanei di cui all’articolo 3, comma 1, lettera u), del d.lgs. n. 50/2016.
È stata ridotta da 150 mila a 75 mila euro la soglia per gli affidamenti diretti dei servizi di progettazione.
È stato altresì prorogato sino al 31 dicembre 2021 l’obbligo per tutte le stazioni appaltanti di dotarsi di un “arbitro” composto da tre o cinque membri, il c.d. collegio consultivo tecnico, per risolvere rapidamente le controversie e le dispute tecniche che potrebbero bloccare gli appalti.
Per le procedure oggetto del codice dei contratti pubblici è stato previsto che al DURC sia aggiunto il documento relativo alla congruità dell’incidenza della manodopera, con riferimento allo specifico intervento.
La definizione delle relative modalità di attuazione viene demandata ad un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge.
Sono fatte salve le procedure i cui bandi o avvisi siano pubblicati prima della data di entrata in vigore del decreto ministeriale sopra citato.
Al fine di accelerare le procedure per l’attuazione degli investimenti pubblici e per l’affidamento di appalti e concessioni, è stato istituito un fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con dotazione pari a 1 milione di euro per l’anno 2020 e a 2 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022.
Tali risorse sono destinate ad iniziative finalizzate all’aggiornamento professionale del responsabile unico del procedimento (RUP) di cui all’articolo 31 del d.lgs. n. 50/2016.