Nella seduta n. 7 del 29 dicembre 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato il c.d. decreto milleproroghe, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di alcuni termini previsti da altri testi normativi.
Tra le principali novità, vi è una previsione che riguarda le pubbliche amministrazioni.
In primis, l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato è stata prolungata fino al 31 dicembre 2017.
Sono altresì prorogati, “nel rispetto dei limiti europei”, i contratti di lavoro a tempo determinato, fino al 31 dicembre 2017; una previsione analoga riguarda i contratti a tempo determinato per province e città metropolitane per i centri per l’impiego.
In materia di editoria, l’art. 2 regola il rinvio del termine a quo per la tracciabilità delle vendite e delle rese della stampa quotidiana e periodica, fissato nella data del 31 dicembre 2017. Allo stesso modo, è riconosciuto fino al 31 dicembre 2017 il credito d’imposta previsto per sostenere l’adeguamento tecnologico da parte degli operatori della rete, distributori e ambulanti.
L’art. 4 disciplina, invece, le ipotesi di differimento dei termini in materia di istruzione, università e ricerca: a tal proposito, sono prorogati fino al 31 dicembre 2017 i contratti in essere di ricercatori a tempo determinato di tipo “b”.
Il decreto prevede altresì la proroga di ventiquattro mesi dei termini per la pubblicazione dei bandi relativi alle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale, con riferimento agli ambiti territoriali in cui siano presenti comuni terremotati.
Non si rileva, invece, alcuno slittamento per la trasformazione delle banche popolari di maggiori dimensioni in s.p.a.; la riforma, al momento, è sospesa a seguito della decisione del Consiglio di Stato.
Invece, sono prorogati di tre mesi, dal 23 marzo 2017 al 23 giugno 2017, i termini entro i quali le amministrazioni pubbliche devono predisporre il piano straordinario delle revisioni delle partecipazioni in società.
Tre mesi in più – dal 31 dicembre 2016 al 31 marzo 2017 – sono concessi anche per l’adeguamento degli statuti nelle società controllate; mentre, per quanto riguarda le società in cui la pubblica amministrazione non ha partecipazioni di controllo, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2017.
Il decreto differisce altresì di tre mesi la scadenza per la stesura del decreto di Palazzo Chigi, volto a individuare i criteri di adeguatezza organizzativa al fine di consentire alle assemblee delle società di derogare al principio dell’amministratore unico, mantenendo il consiglio di amministrazione.
Secondo quanto previsto dall’art. 15, il decreto milleproroghe entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.