Cassazione: illegittimo il licenziamento intimato al lavoratore che attribuisce al datore di lavoro fatti o atti non veri in scritti difensivi
La Cassazione, nella sentenza 11 luglio 2023 n. 19621, ha ribadito che “non integra una giusta causa la condotta del lavoratore che attribuisca al datore di lavoro, in uno scritto difensivo, atti o fatti, pur non rispondenti al vero, che riguardino in modo diretto ed immediato l’oggetto della controversia e ciò quandanche in tale scritto siano riportate espressioni sconvenienti od offensive che sono invece soggette alla disciplina dettata dall’art. 89 c.p.c.”.