Con sentenza n. 17366 del 1° settembre 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che in caso di licenziamento disciplinare, il codice disciplinare e la relativa affissione non sempre sono necessari.
Secondo la decisione, che è in linea con il prevalente orientamento giurisprudenziale, il codice disciplinare e la relativa affissione sarebbero necessari solo quando la mancanza si riferisce alle norme particolari, dettate dal datore di lavoro nella singola realtà aziendale.
Alla luce di ciò, la semplice violazione delle disposizioni aziendali relative al modus operandi della specifica attività all’interno dell’organizzazione esonera dall’onere del codice disciplinare e della relativa affissione.
Nel caso preso in esame, la Corte ha ritenuto il comportamento del dipendente caratterizzato da gravissime negligenze e superficialità idonee ad esporre il datore di lavoro a rischi di natura economica; peraltro nella specie risultavano esser stati violati i precetti di riservatezza e correttezza.
È sempre necessaria l’affissione del codice disciplinare?
0 Commenti-da adminCon sentenza n. 17366 del 1° settembre 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che in caso di licenziamento disciplinare, il codice disciplinare e la relativa affissione non sempre sono necessari.
Secondo la decisione, che è in linea con il prevalente orientamento giurisprudenziale, il codice disciplinare e la relativa affissione sarebbero necessari solo quando la mancanza si riferisce alle norme particolari, dettate dal datore di lavoro nella singola realtà aziendale.
Alla luce di ciò, la semplice violazione delle disposizioni aziendali relative al modus operandi della specifica attività all’interno dell’organizzazione esonera dall’onere del codice disciplinare e della relativa affissione.
Nel caso preso in esame, la Corte ha ritenuto il comportamento del dipendente caratterizzato da gravissime negligenze e superficialità idonee ad esporre il datore di lavoro a rischi di natura economica; peraltro nella specie risultavano esser stati violati i precetti di riservatezza e correttezza.
Riduzione contributiva per i contratti di solidarietà
0 Commenti-da adminCon il Decreto interministeriale n. 17981 del 14 settembre 2015, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia, è stata prevista la riduzione contributiva in favore delle imprese che stipulano o abbiano in corso contratti di solidarietà (ai sensi degli articoli 1 e 2 del d.l. n. 727/1984).
Lo sgravio verrà riconosciuto nella misura del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro dovuta per i lavoratori interessati alla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%.
Jobs Act: parere parlamentare su schema decreto attività ispettiva
0 Commenti-da adminLe Commissioni Lavoro di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto legislativo recante diposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (atto n. 178).
Jobs Act: parere parlamentare su schema decreto semplificazioni
0 Commenti-da adminLe Commissioni Lavoro di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto legislativo recante diposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (Atto n. 176).
Licenziamento per giusta causa e furto di beni aziendali di modesto valore
0 Commenti-da adminLa Corte di Cassazione, con sentenza n. 15058 del 17 luglio 2015, ha affermato che l’impossessamento di beni aziendali di modesto valore (nella specie: prodotti alimentari peraltro consumati sul luogo di lavoro) non integra i presupposti del licenziamento per giusta causa; peraltro anche ove in base ai fatti posti a base del licenziamento, il dipendente abbia subito una condanna in sede penale, ciò non comporta che il giudice del lavoro sia “obbligato” a dichiarare legittimo il provvedimento disciplinare, atteso che si tratta di illeciti e sanzioni che rispondono a finalità non sovrapponibili.
I licenziamenti dopo il Jobs Act
0 Commenti-da adminIl prossimo 29 giugno alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa un pomeriggio di approfondimento sulla nuova disciplina dei licenziamenti dopo le recenti riforme (d.lgs. n. 23/2015).