Messaggio Inps n. 99/2017 – Trattamenti di mobilità ordinaria e di disoccupazione speciale per l’edilizia
Nel testo del messaggio n. 99/2017, l’Inps fa riferimento al definitivo superamento – così come disposto dall’art. 2, comma 71, del d.lgs. n. 92/2012 – del trattamento di indennità di mobilità ordinaria, nonché del trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia di cui agli artt. 9 e ss. della l. n. 427/1975, con effetto dal 1° gennaio 2017.
Dalla medesima data, cessa l’obbligo di versamento del contributo ordinario di mobilità, pari allo 0,30% della retribuzione imponibile.
Cessa altresì l’obbligo di corrispondere il contributo d’ingresso alla mobilità, nonché il contributo aggiuntivo per il trattamento di disoccupazione speciale per l’edilizia – pari allo 0,80% della retribuzione imponibile.
Con riferimento ai licenziamenti avvenuti a partire dal 31 dicembre 2016, i datori di lavoro hanno diritto a recuperare le somme anticipate a titolo di contributo d’ingresso, mediante conguaglio con i contributi dovuti all’istituto previdenziale; a tal fine, è necessario compiere i relativi adempimenti fin dalla prima denuncia UnieEmens utile, utilizzando il codice G800.
Al contempo, per le assunzioni, le proroghe o le trasformazioni successive al 31 dicembre 2016, il regime agevolato non potrà trovare applicazione, a prescindere dalla data di iscrizione del lavoratore nelle liste di mobilità.
Il Consiglio di Stato sulla riforma Madia
0 Commenti-da adminIl parere del Consiglio di Stato n. 83/2017 sui decreti legislativi attuativi della legge Madia
In data 17 gennaio 2017 il Consiglio di Stato ha reso il parere n. 83/2017 relativo ai d.lgs. n. 116, 171 e 175 del 2016, attuativi della legge delega n. 124/2015 (ossia la riforma Madia).
I citati decreti legislativi riguardano, in particolare, il licenziamento disciplinare dei c.d. furbetti del cartellino, la dirigenza sanitaria e le società a partecipazione pubblica.
Si rammenta che con la sentenza n. 251/2016 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge delega n. 124/2015 nella parte in cui non rispettava il principio di leale collaborazione con le Regioni nelle materie incidenti su competenze attribuite a queste ultime ex art. 117 Cost.
Per tale motivo, il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, in data 23 dicembre 2016, si è rivolto al Consiglio di Stato al fine di ottenere un parere in ordine all’ipotesi dell’adozione di decreti correttivi dei decreti legislativi citati; tali decreti correttivi, attuando il principio di leale collaborazione, dovrebbero prevedere un meccanismo di coinvolgimento ex post degli Organismi rappresentativi delle Regioni.
Il Consiglio di Stato, quindi, ha affrontato la questione al fine di una corretta attuazione della sentenza n. 251/2016 della Consulta con il parere che qui pubblichiamo.
L’INPS sulla mobilità ordinaria
0 Commenti-da adminMessaggio Inps n. 99/2017 – Trattamenti di mobilità ordinaria e di disoccupazione speciale per l’edilizia
Nel testo del messaggio n. 99/2017, l’Inps fa riferimento al definitivo superamento – così come disposto dall’art. 2, comma 71, del d.lgs. n. 92/2012 – del trattamento di indennità di mobilità ordinaria, nonché del trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia di cui agli artt. 9 e ss. della l. n. 427/1975, con effetto dal 1° gennaio 2017.
Dalla medesima data, cessa l’obbligo di versamento del contributo ordinario di mobilità, pari allo 0,30% della retribuzione imponibile.
Cessa altresì l’obbligo di corrispondere il contributo d’ingresso alla mobilità, nonché il contributo aggiuntivo per il trattamento di disoccupazione speciale per l’edilizia – pari allo 0,80% della retribuzione imponibile.
Con riferimento ai licenziamenti avvenuti a partire dal 31 dicembre 2016, i datori di lavoro hanno diritto a recuperare le somme anticipate a titolo di contributo d’ingresso, mediante conguaglio con i contributi dovuti all’istituto previdenziale; a tal fine, è necessario compiere i relativi adempimenti fin dalla prima denuncia UnieEmens utile, utilizzando il codice G800.
Al contempo, per le assunzioni, le proroghe o le trasformazioni successive al 31 dicembre 2016, il regime agevolato non potrà trovare applicazione, a prescindere dalla data di iscrizione del lavoratore nelle liste di mobilità.
Licenziamento e spaccio di droga
0 Commenti-da adminLa Cassazione, con la sentenza n. 24023 del 24 novembre 2016, ha affermato la legittimità del licenziamento del dipendente condannato penalmente per spaccio di droga.
A tal proposito, si ricorda un orientamento consolidato della Corte di Cassazione, in base al quale il lavoratore non è soltanto tenuto a fornire la prestazione richiesta, ma anche, quale obbligo accessorio, a non porre in essere, fuori dall’ambito lavorativo, comportamenti lesivi degli interessi morali e materiali del datore di lavoro.
Con riferimento al licenziamento per giusta causa, l’onere di allegazione dell’incidenza del comportamento extralavorativo sul rapporto di lavoro, con conseguente compromissione del vincolo fiduciario, può essere assolto dal datore di lavoro con la specifica deduzione del fatto in sé; ciò avviene quando il fatto abbia un riflesso, anche solo potenziale, ma oggettivo, sulla funzionalità del rapporto, compromettendo le aspettative di un futuro puntuale adempimento.
Tale condizione si verifica qualora il comportamento sia talmente grave, a causa della contrarietà alle norme dell’etica e del vivere comuni, da connotare la figura morale del lavoratore; tanto più se quest’ultimo è inserito in un ufficio di rilevanza pubblica a contatto con utenti.
Decreto milleproroghe in G.U.
0 Commenti-da adminIn data 30 dicembre 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il c.d. decreto milleproroghe 2017.
Il testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale presenta alcuni elementi di diversitàrispetto alla versione precedente, pubblicata on line dalla Presidenza del Consiglio.
In primis, occorre rilevare che l’art. 1 del decreto, nella parte in cui dispone la proroga dei contratti a tempo determinato nel pubblico impiego, non include l’inciso “nel rispetto dei limiti europei”.
In secondo luogo, ènecessario rimarcare che, nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è stata espunta ogni previsione inerente al rinvio dei termini previsto per la riforma del settore delle società a partecipazione pubblica.
E’ venuta meno, in questo modo, la possibilitàdi dilatare i termini per la dismissione e per la riorganizzazione di tali società.
Occorrerà a questo punto monitorare la fase della conversione in legge del d.l.
Profili previdenziali della legge sulle unioni civili
0 Commenti-da adminMessaggio INPS n. 5171/2016 – regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze
Il messaggio INPS, emesso in data 21 dicembre 2016, riguarda la regolamentazione delle unioni civili e delle convivenze, con particolare riferimento alla legge n. 76/2016.
Secondo quanto affermato nel testo del messaggio, a decorrere dal 5 giugno 2016, ai fini del riconoscimento del diritto alle prestazioni prevenzionistiche e previdenziali – come la pensione ai superstiti, l’integrazione al trattamento minimo, la maggiorazione sociale, la successione iure proprio e la successione legittima – il componente dell’unione civile è equiparato al coniuge.
Inoltre, il messaggio opera un riferimento alla previsione di cui all’art. 1, commi 66 e ss., della legge n. 76/2016: tale disposizione prevede la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni relative alle unioni civili, e richiede altresì la comunicazione da parte dell’INPS al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dei dati relativi agli oneri di natura previdenziale e assistenziale derivanti dall’attuazione della disposizione in esame, al fine di consentire il monitoraggio del Dicastero.
il lavoro nelle società a controllo pubblico
0 Commenti-da adminHo accolto con grande piacere l’invito di Utilitalia a partecipare alla Giornata di Studio che si svolgerà a Roma il prossimo 10 ottobre.
Sarà l’occasione per discutere della disciplina del rapporto di lavoro nelle società a controllo pubblico dopo la riforma Madia (d.lgs. n. 175/2016).
Importanti le novità, molte le questioni da affrontare insieme, cogliendo le nuove sfide poste dalla riforma.