Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro – Criticità rottamazione dei ruoli e DURC
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha inviato una lettera all’Amministratore delegato di Equitalia e al direttore generale dell’INPS, al fine di rimarcare alcune problematiche relative all’adesione alla c.d. rottamazione dei ruoli.
La definizione agevolata dei debiti previdenziali, infatti, inibisce il rilascio del DURC alle imprese, e, di conseguenza, impedisce la partecipazione delle stesse agli appalti pubblici.
I consulenti del lavoro rilevano la sussistenza di alcune interferenze tra la c.d. rottamazione delle cartelle e la normativa che disciplina il rilascio del DURC.Occorre rilevare, a tal proposito, che il decreto fiscale n. 193/2016 tace sulla posizione delle aziende nel periodo che precede l’accoglimento delle istanze di rottamazione. D’altro canto, l’INPS e l’INAIL, per il rilascio della regolarità contributiva, non possono che far riferimento alla disciplina normativa che detta le condizioni per la verifica della stessa regolarità (d.l. n. 34/2014; decreto interministeriale 30 gennaio 2015).
Per tale motivo, l’adesione alla definizione agevolata provoca la paradossale situazione, per chi decide di aderire, di non risultare in regola con i pagamenti presso il concessionario.
Tuttavia, si ricorda che tale problematica non coinvolge le imprese con una dilazione in corso al 31 dicembre 2016, poiché tale condizione permetterà alle stesse di mantenere la regolarità contributiva, nelle more della definizione agevolata.
Il riordino dei contratti: il parere del Senato
0 Commenti-da adminLa Commissione Lavoro del Senato ha espresso, nella giornata di mercoledì 13 maggio 2015, parere favorevole, con osservazioni, sugli schemi di decreto legislativo in tema di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e dei lavoro, di riordino delle tipologie contrattuali e di revisione della disciplina delle mansioni.
Pubblichiamo la Relazione della Commissione Lavoro sullo schema di decreto legislativo in tema di riordino delle tipologie contrattuali e di revisione della disciplina delle mansioni.
Rassegna stampa corso di alta formazione Jobs Act
0 Commenti-da adminServizio su Italia 7, TGT 25.1.15
http://www.sssup.it/webtv_channel_rass_stampa.jsp?id_context=53540&ID_LINK=10156&area=193
Articolo su Il sole 24 ore, 9.12.14
http://www.toscana24.ilsole24ore.com/art/oggi/2014-12-09/jobs-santanna-pisa-corso-102537.php?uuid=gSLApV4hp
Deroga ai limiti percentuali per i contratti a termine
0 Commenti-da adminL’interpello del Ministero del lavoro n. 30 del 2 dicembre 2014 si occupa della derogabilità ai limiti di carattere quantitativo alla stipula di contratti a termine da parte degli accordi di prossimità ex art. 8 d.l. n. 138/2011 (l. n. 148/2011).
Interpello Min. Lav. 2.12.2014
Garanzie ed effettività dei diritti nel lavoro
0 Commenti-da adminIl prossimo 3 marzo si svolgerà a Pisa un convegno sul tema “Garanzie dei diritti e stabilità del rapporto di lavoro”. Sarà l’occasione per un confronto con autorevoli relatori che discuteranno del mio ultimo libro, pubblicato nel Commentario Schlesinger-Busnelli.
I consulenti del lavoro sulla rottamazione dei ruoli
0 Commenti-da adminConsiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro – Criticità rottamazione dei ruoli e DURC
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha inviato una lettera all’Amministratore delegato di Equitalia e al direttore generale dell’INPS, al fine di rimarcare alcune problematiche relative all’adesione alla c.d. rottamazione dei ruoli.
La definizione agevolata dei debiti previdenziali, infatti, inibisce il rilascio del DURC alle imprese, e, di conseguenza, impedisce la partecipazione delle stesse agli appalti pubblici.
I consulenti del lavoro rilevano la sussistenza di alcune interferenze tra la c.d. rottamazione delle cartelle e la normativa che disciplina il rilascio del DURC.Occorre rilevare, a tal proposito, che il decreto fiscale n. 193/2016 tace sulla posizione delle aziende nel periodo che precede l’accoglimento delle istanze di rottamazione. D’altro canto, l’INPS e l’INAIL, per il rilascio della regolarità contributiva, non possono che far riferimento alla disciplina normativa che detta le condizioni per la verifica della stessa regolarità (d.l. n. 34/2014; decreto interministeriale 30 gennaio 2015).
Per tale motivo, l’adesione alla definizione agevolata provoca la paradossale situazione, per chi decide di aderire, di non risultare in regola con i pagamenti presso il concessionario.
Tuttavia, si ricorda che tale problematica non coinvolge le imprese con una dilazione in corso al 31 dicembre 2016, poiché tale condizione permetterà alle stesse di mantenere la regolarità contributiva, nelle more della definizione agevolata.
I contributi per i lavoratori domestici
0 Commenti-da adminCircolare INPS, 27 gennaio 2017, n. 13 – Importo dei contributi dovuti per i lavori domestici per il 2017
Con la circolare n. 13/2017, l’INPS conferma, anche per il 2017, le fasce di retribuzione dei lavoratori domestici già previste per l’anno 2016; tale previsione è giustificata dal fatto che l’Istat abbia quantificato nella misura del – 0,1% la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie degli operai e degli impiegati, tra l’anno 2016 e l’anno 2015.
Si ricorda, inoltre, che per il rapporto di lavoro a tempo determinato continua ad applicarsi il contributo addizionale – a carico del datore di lavoro – in virtù di quanto previsto dall’art. 2 della l. n. 92/2012; quest’ultimo è pari all’1,40% della retribuzione imponibile a fini previdenziale (retribuzione convenzionale).