La Scuola Superiore Sant’Anna e Ti Forma con il patrocinio di Utilitalia e di Confservizi Cispel Toscana, hanno organizzato la QUINTA edizione del Corso di Alta Formazione “Il diritto del lavoro in trasformazione” che si terrà a Firenze, presso la sede di Ti Forma, a partire dal prossimo venerdì 2 marzo.
Il percorso formativo intende sviluppare ed approfondire il dibattito scientifico e professionale sui temi attuali posti dalle recenti riforme del mercato del lavoro ricondotte al c.d. Jobs Act.
L’obiettivo è, dunque, rivolgere lo sguardo alle profonde trasformazioni del lavoro, dimostrando attenzione alle ricadute nel diritto vivente e al dialogo fra dottrina e giurisprudenza nella ricerca di un delicato equilibrio fra diritti fondamentali della persona che lavora ed esigenze organizzative dell’impresa.
Il corso è rivolto a tutti coloro che ricoprono incarichi con funzione direttiva o di alta responsabilità nelle aree delle risorse umane e delle relazioni sindacali presso imprese private e a partecipazione pubblica, in particolare quelle che erogano servizi pubblici locali, pubbliche amministrazioni ed enti pubblici. E’, inoltre, rivolto ad avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti.
il termine ultimo per iscriversi è fissato per il giovedì 22 febbraio.
Nei prossimi giorni saranno disponibili, sul sito della Scuola Sant’Anna, tutte le informazioni necessarie per l’iscrizione on line al corso, nella sezione dedicata ai corsi di alta formazione.
Ecco il programma del corso
Al via il corso di alta formazione in diritto del lavoro
0 Commenti-da adminLa Scuola Superiore Sant’Anna e Ti Forma con il patrocinio di Utilitalia e di Confservizi Cispel Toscana, hanno organizzato la QUINTA edizione del Corso di Alta Formazione “Il diritto del lavoro in trasformazione” che si terrà a Firenze, presso la sede di Ti Forma, a partire dal prossimo venerdì 2 marzo.
Il percorso formativo intende sviluppare ed approfondire il dibattito scientifico e professionale sui temi attuali posti dalle recenti riforme del mercato del lavoro ricondotte al c.d. Jobs Act.
L’obiettivo è, dunque, rivolgere lo sguardo alle profonde trasformazioni del lavoro, dimostrando attenzione alle ricadute nel diritto vivente e al dialogo fra dottrina e giurisprudenza nella ricerca di un delicato equilibrio fra diritti fondamentali della persona che lavora ed esigenze organizzative dell’impresa.
Il corso è rivolto a tutti coloro che ricoprono incarichi con funzione direttiva o di alta responsabilità nelle aree delle risorse umane e delle relazioni sindacali presso imprese private e a partecipazione pubblica, in particolare quelle che erogano servizi pubblici locali, pubbliche amministrazioni ed enti pubblici. E’, inoltre, rivolto ad avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti.
il termine ultimo per iscriversi è fissato per il giovedì 22 febbraio.
Nei prossimi giorni saranno disponibili, sul sito della Scuola Sant’Anna, tutte le informazioni necessarie per l’iscrizione on line al corso, nella sezione dedicata ai corsi di alta formazione.
Ecco il programma del corso
Responsabilità solidale e subfornitura
0 Commenti-da adminCon la sentenza n. 254 del 6 dicembre 2017, la Corte Costituzionale ha esteso l’ambito di applicazione dell’art. 29, comma 2, d.lgs. 276 del 2003 anche alle ipotesi di responsabilità solidale nei contratti di subfornitura, statuendo che “il committente è obbligato in solido (anche) con il subfornitore relativamente ai crediti lavorativi, contributivi e assicurativi dei dipendenti di questi.”.
La Consulta ha rilevato che “la ratio dell’introduzione della responsabilità solidale del committente – che è quella di evitare il rischio che i meccanismi di decentramento e di dissociazione fra titolarità del contratto di lavoro e utilizzazione della prestazione, vadano a danno dei lavoratori utilizzati nell’esecuzione del contratto commerciale – non giustifica una esclusione (che si porrebbe, altrimenti, in contrasto con il precetto dell’art. 3 Cost.) della predisposta garanzia nei confronti dei dipendenti del subfornitore, atteso che la tutela del soggetto che assicura una attività lavorativa indiretta non può non estendersi a tutti i livelli del decentramento”.
Delibera di esclusione del socio e licenziamento orale
0 Commenti-da adminDelibera di esclusione del socio e licenziamento orale
Con la sentenza n. 1816 del 5 settembre 2017, il Tribunale di Milano ha dichiarato inefficace il licenziamento intimato alla lavoratrice, socia di cooperativa, per difetto di forma scritta, condannando la società alla reintegrazione della lavoratrice ai sensi dell’art. 2 d.lgs. 23/2015.
Nel caso di specie, la cooperativa non aveva assolto l’onere di provare l’adozione della delibera di esclusione della ricorrente dalla compagine sociale e aveva altresì omesso di provare l’avvenuta comunicazione del provvedimento all’interessata.
Discriminazione indiretta e demansionamento
0 Commenti-da adminIl Tribunale di Ferrara ha qualificato come indirettamente discriminatorio l’inserimento nell’ufficio legale dell’impresa di un superiore gerarchico, con conseguente demansionamento della lavoratrice, “avendo la modifica organizzativa del lavoro, disposta dalla società convenuta, posto la dipendente in una condizione di particolare svantaggio in un momento particolarmente delicato, rappresentato dalla ripresa lavorativa dopo un lungo periodo di assenza determinata da due gravidanze e dalla maternità.”
Legittimi i controlli sulla casella di posta aziendale
0 Commenti-da adminLegittimi i controlli sulla casella di posta aziendale
Con la sentenza n. 26682 del 10 novembre 2017, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimi i controlli del datore di lavoro effettuati sulla casella di posta elettronica ricevuta in dotazione dall’azienda.
Nel caso di specie, un lavoratore era stato licenziato per aver inviato dalla casella di posta elettronica aziendale e-mail dal contenuto offensivo riguardanti vertici e collaboratori dell’azienda.
NAspI, ASpI e mini ASpI: la circolare INPS
0 Commenti-da adminCon circolare del 23 novembre 2017, n. 174 l’INPS fornisce alcuni chiarimenti in tema di compatibilità delle indennità di disoccupazione NASpI, ASpI e mini ASpI con alcune tipologie di attività lavorativa e con particolari tipologie di reddito.
Inoltre, con la medesima circolare si dettano istruzioni operative in materia di incentivo all’autoimprenditorialità.