Con l’ordinanza n. 27444 del 2017 la Corte di Cassazione, riprendendo quanto affermato nella sentenza n. 17698 del 2014, ha confermato il proprio rigoroso orientamento in tema di elementi costitutivi del mobbing.
Secondo il Supremo Collegio incombe in capo al lavoratore l’onere di provare i seguenti elementi:
a) la sussistenza di una serie di comportamenti, aventi carattere persecutorio, rivolti contro il lavoratore in modo sistematico e prolungato nel tempo e provenienti direttamente da parte del datore di lavoro, di un suo preposto o altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi;
b) la sussistenza dell’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente;
c) il nesso eziologico tra tali condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità;
d) l’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi.
Il potere di indizione dell’assemblea sindacale
0 Commenti-da adminCon la sentenza n. 2462 del 2017 il Tribunale di Nola ha qualificato come antisindacale il diniego del datore di lavoro avverso l’indizione di assemblea, convocata da un solo componente della R.S.U.
Con tale provvedimento il Giudice del Lavoro ribadisce l’orientamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione in tema di attribuzione delle prerogative sindacali anche a soggetti diversi dalle R.S.A.
Pertanto, il potere di convocazione delle assemblee risulterebbe demandato non solo alle rappresentanze sindacali unitarie istituite all’interno dell’unità produttiva, ma anche al singolo componente di R.S.U. “purché questi sia stato eletto nelle liste di un sindacato che, nell’azienda di riferimento, sia, di fatto, dotato di rappresentatività, ai sensi dell’art. 19 della l. n. 300 del 1970, quale risultante a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 231 del 2013”.
Nuove tutele per le vittime di molestie
0 Commenti-da adminLa legge 27 dicembre 2017, n. 205 (pubblicata in G.U. 29 dicembre 2017 n. 302) ha introdotto un nuovo regime protettivo a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici vittime di molestie, inserendo i commi 3-bis e 3-ter all’interno dell’art. 26 d.lgs. n. 198 del 2006.
Secondo la nuova disciplina vengono censurati con la sanzione della nullità gli atti ritorsivi compiuti a danno dei lavoratori e delle lavoratrici che abbiano denunciato di aver subito molestie. Tale regime sanzionatorio, tuttavia, non può essere garantito nel caso in cui sia accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale del denunciante per i reati di calunnia o diffamazione ovvero l’infondatezza della denuncia.
I datori di lavoro sono tenuti ad assicurare condizioni di lavoro tali da garantire l’integrità fisica e morale e la dignità dei lavoratori, anche concordando con le organizzazioni sindacali dei lavoratori le iniziative, di natura informativa e formativa, più opportune al fine di prevenire il fenomeno delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
Visite fiscali e pubblico impiego
0 Commenti-da adminCon il messaggio n. 137 del 12 gennaio 2018, l’INPS ha inteso fornire alcune indicazioni in tema di visite fiscali.
In particolare, vengono dettate per le pubbliche amministrazioni le istruzioni operative per il corretto utilizzo del nuovo applicativo, attraverso cui consultare gli esiti delle visite fiscali disposte dall’INPS nei confronti dei dipendenti pubblici assenti dal lavoro.
A decorrere dall’entrata in vigore del Polo unico per le visite fiscali (d.lgs. n. 75/2017) sono state effettuate visite mediche di controllo domiciliare e ambulatoriale su iniziativa dell’Istituto nei casi ritenuti utili per la verifica dello stato di effettiva incapacità temporanea al lavoro.
Prestazioni assistenziali: il calendario dei pagamenti
0 Commenti-da adminCon il messaggio n. 20 del 4 gennaio 2018, l’INPS pubblica il calendario dei pagamenti delle prestazioni assistenziali.
Come specificato dall’ente previdenziale, la legge di Bilancio 2018 ha previsto che i trattamenti pensionistici, gli assegni, le prestazioni erogate agli invalidi civili e le rendite vitalizie dell’INAIL vengano effettuati il primo giorno bancabile di ciascun mese – o il giorno successivo, se si tratta di giornata festiva o non bancabile – con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative.
Il nuovo Regolamento Ue in materia di privacy
0 Commenti-da adminIl prossimo 25 maggio 2018 diventerà operativo il nuovo Regolamento UE n. 2016/679 (inde, RGPD) in materia di trattamento dei dati personali. Tale provvedimento sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e sostituirà in toto la direttiva madre 95/46/CE sulla tutela della privacy.
Nuove garanzie per gli interessati al trattamento
Nuovi obblighi a carico delle imprese e delle amministrazioni titolari del trattamento
Le disposizioni speciali in materia lavoristica
Mobbing e onere della prova
0 Commenti-da adminCon l’ordinanza n. 27444 del 2017 la Corte di Cassazione, riprendendo quanto affermato nella sentenza n. 17698 del 2014, ha confermato il proprio rigoroso orientamento in tema di elementi costitutivi del mobbing.
Secondo il Supremo Collegio incombe in capo al lavoratore l’onere di provare i seguenti elementi:
a) la sussistenza di una serie di comportamenti, aventi carattere persecutorio, rivolti contro il lavoratore in modo sistematico e prolungato nel tempo e provenienti direttamente da parte del datore di lavoro, di un suo preposto o altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi;
b) la sussistenza dell’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente;
c) il nesso eziologico tra tali condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità;
d) l’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi.