Con la circolare del 22 novembre 2017, n. 172 l’INPS ha inteso fornire le prime indicazioni operative in tema di Reddito di Inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà introdotta dal d.lgs. n. 147/2017.
In particolare, si specifica che il ReI verrà erogato dall’INPS mediante l’utilizzo di una carta di pagamento elettronica, denominata “Carta ReI”, previa presentazione di apposita domanda e della dichiarazione DSU dalla quale sia rilevabile la situazione economica di bisogno.
Il ReI è compatibile, entro determinati limiti, con lo svolgimento di attività lavorativa. È invece incompatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della NASpI o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
Delibera di esclusione del socio e licenziamento orale
0 Commenti-da adminDelibera di esclusione del socio e licenziamento orale
Con la sentenza n. 1816 del 5 settembre 2017, il Tribunale di Milano ha dichiarato inefficace il licenziamento intimato alla lavoratrice, socia di cooperativa, per difetto di forma scritta, condannando la società alla reintegrazione della lavoratrice ai sensi dell’art. 2 d.lgs. 23/2015.
Nel caso di specie, la cooperativa non aveva assolto l’onere di provare l’adozione della delibera di esclusione della ricorrente dalla compagine sociale e aveva altresì omesso di provare l’avvenuta comunicazione del provvedimento all’interessata.
Discriminazione indiretta e demansionamento
0 Commenti-da adminIl Tribunale di Ferrara ha qualificato come indirettamente discriminatorio l’inserimento nell’ufficio legale dell’impresa di un superiore gerarchico, con conseguente demansionamento della lavoratrice, “avendo la modifica organizzativa del lavoro, disposta dalla società convenuta, posto la dipendente in una condizione di particolare svantaggio in un momento particolarmente delicato, rappresentato dalla ripresa lavorativa dopo un lungo periodo di assenza determinata da due gravidanze e dalla maternità.”
Legittimi i controlli sulla casella di posta aziendale
0 Commenti-da adminLegittimi i controlli sulla casella di posta aziendale
Con la sentenza n. 26682 del 10 novembre 2017, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimi i controlli del datore di lavoro effettuati sulla casella di posta elettronica ricevuta in dotazione dall’azienda.
Nel caso di specie, un lavoratore era stato licenziato per aver inviato dalla casella di posta elettronica aziendale e-mail dal contenuto offensivo riguardanti vertici e collaboratori dell’azienda.
NAspI, ASpI e mini ASpI: la circolare INPS
0 Commenti-da adminCon circolare del 23 novembre 2017, n. 174 l’INPS fornisce alcuni chiarimenti in tema di compatibilità delle indennità di disoccupazione NASpI, ASpI e mini ASpI con alcune tipologie di attività lavorativa e con particolari tipologie di reddito.
Inoltre, con la medesima circolare si dettano istruzioni operative in materia di incentivo all’autoimprenditorialità.
Il ReI: alcuni chiarimenti
0 Commenti-da adminCon la circolare del 22 novembre 2017, n. 172 l’INPS ha inteso fornire le prime indicazioni operative in tema di Reddito di Inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà introdotta dal d.lgs. n. 147/2017.
In particolare, si specifica che il ReI verrà erogato dall’INPS mediante l’utilizzo di una carta di pagamento elettronica, denominata “Carta ReI”, previa presentazione di apposita domanda e della dichiarazione DSU dalla quale sia rilevabile la situazione economica di bisogno.
Il ReI è compatibile, entro determinati limiti, con lo svolgimento di attività lavorativa. È invece incompatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della NASpI o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
Approvata la legge sul Whistleblowing
0 Commenti-da adminNella seduta di mercoledì 15 novembre, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, apportando modifiche ai decreti legislativi nn. 231/2001 e 165/2001, rispettivamente in materia di impiego privato e di impiego pubblico.
Tale disciplina è volta a garantire la riservatezza dell’identità del dipendente che segnala i presunti illeciti ed a neutralizzare potenziali misure ritorsive poste in essere ai danni del segnalante.