Registrazioni fonografiche e licenziamento ritorsivo
Con decisione n. 3799 del 28 dicembre 2020 il Tribunale di Nola ha stabilito che il licenziamento del lavoratore che ha registrato alcune conversazioni per provare di avere subito un demansionamento è ritorsivo.
Nel caso di specie, il dipendente aveva agito in giudizio per contestare una dequalificazione professionale, producendo come prova alcune registrazioni di colloqui coi superiori.
Il lavoratore veniva quindi licenziato per giusta causa per aver prodotto nel corso del giudizio le registrazioni acquisite senza il consenso degli interessati, avendo leso irrimediabilmente il vincolo fiduciario.
Il Tribunale, dopo aver richiamato la giurisprudenza della Corte di Cassazione sulla legittimità delle registrazioni per finalità di tutela dei propri diritti, ha ritenuto il licenziamento ritorsivo, poiché adottato a fronte dell’esercizio legittimo di un diritto.