Licenziamento e insubordinazione
Con la decisione 5 giugno 2018, n. 14391 la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato ad un lavoratore che aveva affermato di non essere disponibile a svolgere mansioni diverse da quelle ordinariamente assegnate.
Nella specie, il dipendente aveva esclusivamente manifestato il proprio disappunto, non essendo ancora intervenuto il giudizio di idoneità allo svolgimento delle nuove mansioni.
Nella decisione de qua, la Corte ribadisce che la nozione di giusta causa è ascrivibile alla tipologia delle clausole generali: pertanto, deve essere specificata in sede interpretativa “mediante la valorizzazione sia di fattori esterni, relativi alla coscienza generale, sia di principi che la stessa disposizione tacitamente richiama”.
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