Il decreto interministeriale sulle modalità di redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile
La legge n. 162/2021 ha, fra le altre cose, modificato l’art. 46 del Codice delle pari opportunità (d.lgs. 198/2006), estendendo e rafforzando l’obbligo, per le imprese che occupano oltre 50 dipendenti, di redigere un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, e prevedendone la redazione su base volontaria da parte delle imprese che non raggiungono la soglia occupazionale menzionata.
Il decreto interministeriale del 3 giugno 2024 (del Ministero del Lavoro e del Ministero della Famiglia), rivede le modalità (esclusivamente telematiche) per la redazione e presentazione del rapporto, insieme con le modalità secondo le quali i rapporti sono resi consultabili da parte delle consigliere e i consiglieri di parità.
Il termine per la trasmissione del primo rapporto da redigersi con le nuove modalità, relativo al biennio 2022-2023, è stabilito al 15 luglio 2024; per la annualità successive, il termine sarà il 30 aprile. È ragionevole prevedere che le regole siano destinate a cambiare nuovamente con il recepimento delle direttive 2023/970/UE e 2024/1500/UE, in materia rispettivamente di rafforzamento del principio di parità retributiva fra uomini e donne e di norme sugli organismi per la parità: il decreto stesso precisa che le nuove regole sono disposte «nelle more» del recepimento di dette direttive da parte dell’ordinamento italiano.